Co-creare una mappa alternativa del nostro territorio in MIND Milano

Più di 40 rappresentanti di stakeholder locali, organizzazioni e cittadini hanno partecipato all’evento per accelerare il coinvolgimento.

Autori: Andrea BALESTRINI,  Head of LAND Research Lab. & Stella Zoë SCHMIDTLER, architect, LAND

I Transformation Labs, detti T-labs, sono i motori di conoscenza del progetto T-Factor. Nella seconda metà del 2021, i T-Labs organizzano delle attività sperimentali, chiamate T-Probes, intese come prototipi per ispirare i piloti con nuove prospettive e invitarli a testare nuovi approcci.

Il T-Lab 4, incentrato sull’urban design per la socialità ed il benessere, ha avviato il primo di questi T-Probes nell’area del MIND pilot, a Milano, focalizzandosi sulla sfida “Come possiamo rinnovare il nostro rapporto con la natura negli ambienti urbani?“. La probe consisteva in una mappatura partecipativa degli spazi aperti e dei principali percorsi di accessibilità all’area MIND, a partire dalle percezioni di coloro che vivono questo spazio.

Il T-Lab 4, dopo aver identificato i due Probe durante il workshop T-Labs-Pilots dell’aprile 2021, ha avviato la prima di queste due attività presso il MIND pilot (Milano), incentrata sulla sfida “Come possiamo rinnovare il nostro rapporto con la natura negli ambienti urbani?“.

Nel maggio 2021 si è svolto un primo sopralluogo e un dialogo con gli stakeholder per definire gli obiettivi e le attività della Probe; l’itinerario specifico è stato individuato dal T-Lab4 sulla base del feedback della coalizione locale e dei risultati dei colloqui con gli stakeholder locali. Secondo la proposta del piano di supporto al Pilota, questo workshop è stato pianificato per sviluppare una prima mappatura partecipativa degli spazi aperti di MIND e dei principali percorsi di accessibilità, a partire dalle percezioni di coloro che vivono lo spazio.

Space emotional maps

Esperti e professionisti locali hanno visitato il MIND Milano Innovation District, raggiungendolo dal territorio circostante. In bicicletta o a piedi, verso la fine di settembre (2021) hanno cercato di scoprire come MIND sia collegato ai comuni limitrofi, guidati e organizzati da architetti locali e professionisti del paesaggio.

L’evento è stato concepito come una mappatura bottom-up degli spazi aperti di MIND e dei suoi percorsi di accessibilità, usando le passeggiate a piedi o la bicicletta come metodi partecipativi. Questo ha consentito ai partecipanti di entrare in contatto tra loro e di condividere le loro reciproche impressioni sui percorsi.

L’obiettivo era creare consapevolezza sul potenziale dell’area circostante a MIND, per coinvolgere le comunità locali e di conseguenza attivare percorsi di accesso preferenziali, ma anche costruire funzioni e spazi pubblici all’interno del sito.

Aspettative e impressioni dei partecipanti hanno riguardato:

  • Rapporto con la natura urbana (desiderato o immaginato)
  • Percezione dello spazio urbano (criticità, idee)
  • Uso degli spazi aperti pubblici (desiderato o già fatto)
  • Percezione dello spazio naturale

Questi spunti sono stati raccolti su schede che verranno poi elaborate in diverse space emotional maps. Grazie a questa attività sarà anche possibile raccogliere input per future attività temporanee.

L’evento ha quindi preso la forma di un “walk-shop“, una doppia passeggiata a piedi o in bicicletta attraverso un paesaggio caratterizzato da antichi corsi d’acqua e percorsi rurali, fino all’ex sito Expo, che sta ora trasformandosi nella città del futuro.

LAND, accompagnato da esperti locali e partner del progetto, ha guidato tutti i partecipanti alla scoperta degli ultimi sviluppi di MIND e delle relazioni da valorizzare con il suo paesaggio. I due tour sono stati quindi l’occasione per riscoprire la storia di questi luoghi e per discutere del ruolo della natura urbana e dell’accessibilità “slow” in un’area in rapida trasformazione.

I percorsi sono stati scelti in primo luogo in base alla praticità e, in secondo luogo, in base alle caratteristiche incontrate sul sito, fondamentali per comprendere la natura e l’evoluzione dei luoghi.

Entrambi i tour prevedevano un percorso strategico pensato per valorizzare e mettere in risalto le caratteristiche dell’area, della durata di circa 3 ore.

Ad ogni pausa, i partecipanti sono stati invitati a scrivere una parola chiave su cartoncini forniti dal team; la parola chiave poteva essere qualcosa che avevano visto o un’emozione o qualcosa che li aveva colpiti.

KEY LEARNINGS

  • I diversi gruppi target che hanno preso parte al Probe hanno fornito un feedback coerente alle aspettative ed i potenziali utilizzi del sito, nonché rispetto i problemi di accessibilità e percezione del progetto da parte delle comunità locali.
  • La partecipazione attiva all’esplorazione del sito, alla sperimentazione della natura e all’immaginazione degli spazi ha suscitato entusiasmo e curiosità tra i partecipanti.
  • Lavorando nell’ambito del progetto T Factor, la cui missione è quella di stimolare nuovi approcci radicali alla rigenerazione urbana, concentrandosi sul ruolo chiave che gli usi temporanei possono svolgere per sbloccare aree urbane inclusive, sostenibili e fiorenti, riteniamo che sia essenziale affrontare le decisioni future con l’aiuto di coloro che vivono nei luoghi che abbiamo preso come esempio, per cercare di incorporare idee che rispondano a bisogni e percezioni reali.
  • L’attività di raccolta dati può quindi essere considerata sia un’attività preparatoria per lo sviluppo futuro del progetto, ma soprattutto può essere la base per una nuova conoscenza del luogo e delle sue vocazioni future.

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