La Local Coalition di T-Factor organizza
un workshop sull’uso dei “wild ingredients”
T-Factor ha ospitato un WILD FOOD LAB workshop curato da Wood*ing Wild Food Lab
MIND, Milan – 30 Aprile 2022
In occasione di “PRIMA VERA MIND”, la prima apertura generale al pubblico di MIND – Milano Innovation District con due giorni di eventi, food street e talk, la Local Coalizion di T- Factor, formata da PlusValue, Politecnico di Milano, LAND e Università degli Studi di Milano, ha organizzato un workshop sull’utilizzo di ingredienti selvatici (wild ingredients) per la realizzazione di cocktail analcolici. Il workshop è stato realizzato dal Wood*ing Wild Food Lab, un laboratorio di ricerca e sperimentazione di Milano.
L’obiettivo principale del workshop è stato quello di avvicinare le persone a una delle attività che T-Factor porterà avanti nei prossimi mesi, ovvero Natura, Sostenibilità e Salute. Il contenuto del workshop era infatti in sintonia con il prossimo “progetto Herbula”, che consisterà in un giardino di erbe per attività formative ed educative che valorizzino piante e fiori e le loro molteplici funzioni, anche in un’ottica di prevenzione della salute.
Il laboratorio si è incentrato sula conoscenza e degustazione di cocktail analcolici preparati con erbe selvatiche, come per esempio l’abete rosso. La degustazione è stata preceduta da una presentazione interattiva a scopo educativo sul tema della flora selvatica edibile.
Il pubblico è stato eterogeneo in termini di età, includendo adolescenti, anziani, bambini accompagnati dai genitori, giovani studenti, appassionati di verde e foraging e alcuni giornalisti. I partecipanti sono stati sia italiani che stranieri, con una leggera prevalenza di donne.
Si è registrato particolare interesse per l’aspetto educativo del workshop, oltre che curiosità e stupore nello scoprire ed assaggiare ingredienti particolari raccolti nel bosco. Nel complesso, si è trattato di un’attività coinvolgente, considerato il numero ampio di persone radunate intorno all’area del workshop. Imparare a riconoscere le parti commestibili di alcune piante, capendo dove trovarle e come raccoglierle, è stato un modo per ampliare le conoscenze individuali sulla natura ed una maggior educazione ambientale.